Aggiorna le preferenze menu clear
Etiopia in my heart logo Etipia fotografie condizione bambini

Mi chiamo Meseret in italiano significa fondamenta.

Sono nata in campagna nel nord della etiopia, dove le case sono distante uno con l'altro, case fate di legno e fango, il tetto in lamierae le porte dipendono della possibilità della famiglia.(legno non lavorato a chi meno possibilità lamiera). Non sapendo altra realtà ero felice con quello che avevo, mia mamma mi faceva le bambole con gli straci come era capace ma poi mi lascia al mio nonno paterno perché non avendo la possibilità di impegnarsi alla mia crescita si trasferisce in Addis Abeba capo luogo della etiopia. Non è durato tanto muore il mio nonno in quell'ora avrò avuto 6 o 7 anni purtroppo comincia qua la mia battaglia mi trattavano male ero obbligata fare la pastorella senza nessuno riguardo alla mia necessità cutidiana di crescita. Dopo qualche anni finalmente arriva mia mamma a prendermi con sé e arrivo ad Addis Abeba ormai ero grandina e vedo che bambini i ragazzi che vanno scuola anche quelli i miei vicini ma io no perché mia mamma non ci teneva tanto essendo crescita in campagna dove non si parla mai dalla scuola. Ogni anno la pregavo senza risultato e cominciò a pensare come devo fare per superare tutto ciò essendo una bambina obbediente tutti i vicini di casa mi volevano bene e gli facevo delle commissioni per esempio andavo attingere l'acqua, raccogliere i legni per cucinare, piccoli lavori in casa..... e guadagnavo qualche centesimi con quello compravo i quaderni, matite, tutto quello che occorreva per la scuola dopo fatto tutto ma dovrei essere scritta pagando cinque birr che oggi non è anche un centesimo non avendo quei soldi ho dovuto chiedere il prestito e sono riuscita ad avere poi ci voleva anche la foto dei genitori e del aluno anche quello sono riuscita facendo credere a mia mamma che è per un ricordo. Dopo tanta lotta finalmente arrivo scuola con mia mamma se anche viene con me in mal voglia purtroppo un'altra delusione siamo arrivate in ritardo non c'è più il posto io ho faticato tutto l'anno per avere tutta la materia per cui non posso acetare ritornare a casa e ho cominciato piangere non volevo andare via quando mi hanno visto disperata e hanno chiamato il perscide lui vedendomi che ero grande c'erano anche altri 3 ragazzi lui a detto per forza questi grandi devono essere scritti per non perdere ancora un anno. Così ho cominciato frecontare la scuola fino a diploma di maturità del mio paese. Oggi sono una donna adulta e mi occupo di sociale.